venerdì 27 novembre 2015

NO all'abbatimento dei cervi in Pian di Spagna

Egregio Presidente, 
                             con soddisfazione apprendiamo che, grazie alla proposta del consigliere Dario Bianchi, il Consiglio Regionale della Lombardia ha recentemente approvato la legge con la quale viene estesa la possibilità di indennizzare anche gli agricoltori che operano all’interno delle Riserve naturali per i danni subiti dalle colture a causa degli animali selvatici.
Siamo consapevoli che, verosimilmente, l’approvazione di questa normativa sia da mettere in diretta relazione alla questione da Lei portata alla conoscenza della Regione in merito agli indennizzi richiesti dagli agricoltori del Pian di Spagna in mancanza di una specifica norma che legittimasse la Riserva a erogarli in presenza dei danni alle colture attribuibili ai cervi.
Ci auguriamo, che a fronte della novità normativa sopra citata, quindi della concreta prospettiva di ottenere gli indennizzi per i danni causati dagli animali selvatici, cessino le proteste degli agricoltori e la campagna di stampa, probabilmente alimentata dagli stessi imprenditori agricoli, riguardo al numero dei cervi presenti nel territorio del Pian di Spagna; numero di capi che tuttavia non troverebbe oggettivo riscontro negli atti ufficiali degli Enti preposti al controllo della fauna selvatica.
Nel corso del recente incontro il Consigliere Marco Testa ci ha infatti informati che la Riserva ritiene necessario intraprendere una campagna “di prelievo dei cervi” avvalendosi del non meglio precisato “personale specializzato”, ma che ipotizziamo possa essere individuato nei cacciatori.
Il Consigliere ha ravvisato la necessità di procedere all’abbattimento degli ungulati sinteticamente per i seguenti motivi:
  • porre un freno alla lamentele degli agricoltori;
  • limitare il numero di cervi presenti, che nel periodo di caccia sarebbero fino a centoventi, provenienti dalle aree in cui è consentita l’attività venatoria;
  • prevenire o limitare la possibilità di incidenti sulle strade che attraversano il Pian di Spagna.
Lo stesso ci ha poi riferito che sulla problematica è stato interpellato l’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale-ISPRA specificando, però, che il parere di tale Istituto ha valore consultivo, minimizzando, nel contempo, la portata “del prelievo” che riguarderebbe soltanto individui menomati e/o anziani.
Anche alla luce della più volte citata novità riguardante gli indennizzi destinati agli agricoltori danneggiati nelle Riserve, dichiariamo la nostra contrarietà agli abbattimenti, nel quale intravediamo un’apertura al mondo venatorio; chiediamo invece che, vengano poste in atto tutte le iniziative e
opere volte a tutelare l’incolumità delle persone nonché salvaguardare le coltivazioni.

Assicuriamo che da parte nostra non c’è pregiudiziale sopravvalutazione e/o sottovalutazione di alcuno degli aspetti che nel loro insieme costituiscono l’essenza stessa di questo territorio per la cui tutela siamo impegnati.

Riteniamo che si debba insieme trovare l’equilibrio tra tutte le variegate componenti presenti nella Riserva, equilibrio che noi pensiamo possa essere assicurato solo attraverso l’oramai inderogabile necessità di pervenire all’approvazione del nuovo Piano di Gestione.

Per questo motivo auspichiamo che, nel breve termine, venga ripreso, con tutti i soggetti interessati, il filo del discorso interrotto da troppo tempo.

In attesa di cortese riscontro porgiamo distinti saluti.

Data, 21 novembre 2015


Legambiente Circolo di Lecco e Circolo Lario
WWF Como e Sondrio
CROS Varenna
Lac Lecco
O.R.M.A.

 Lettera inviata al presidente della Riserva LINK

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